Cosa posso aspettarmi dal veder riconosciuta in sede giudiziale l’illegittimità del mio licenziamento?

A seconda dei diversi vizi che possono affliggere il licenziamento la Legge prevede diverse conseguenze.
Se il licenziamento risulta viziato da una ragione di nullità prevista dalla Legge (perché orale o comminato ad una lavoratrice incinta o in concomitanza del matrimonio, o discriminatorio o per motivo illecito determinante…) mi spettano il risarcimento dei danni e la reintegrazione nel posto di lavoro.
Nelle imprese con più di 15 dipendenti (di 5 se agricole) in alcuni casi (ad es. insussistenza del fatto materiale contestato per la giusta causa o il giustificato motivo soggettivo) il licenziamento è annullabile e il dipendente ha diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro con un risarcimento del danno entro un limite massimo di Legge, mentre nella maggior parte dei casi il licenziamento resta valido e il dipendente ha diritto solo a ricevere un risarcimento del danno in misure variabili entro limiti previsti dalla Legge.
Nelle imprese di meno di 15 dipendenti (5 se agricola) il licenziamento illegittimo resta valido e al lavoratore spetta solo un’indennità determinabile nella misura indicata dalla Legge.
In linea di massima, in relazione alle mie contestazioni al licenziamento e al loro possibile accoglimento, posso farmi un’idea delle conseguenze anche economiche che avrebbe l’accoglimento della mia impugnazione e meglio valutare ipotesi concrete di soluzione transattiva con il datore di lavoro.

Massimo Pasino

Avvocato dal 1996

Iscritto all’Ordine degli Avvocati di Trieste, matricola n. 372. Patrocinante in Corte di Cassazione e altre Giurisdizioni Superiori. Socio AGI, Avvocati Giuslavoristi Italiani.