Sono un lavoratore dipendente o autonomo al quale è stato rifiutato il riconoscimento del diritto all’assegno ordinario di invalidità per riduzione a meno di un terzo della capacità lavorativa a causa di difetto fisico o mentale, ovvero la pensione di inabilità per assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa ovvero l’indennità di accompagnamento (L. n. 222/84), ovvero revocato l’assegno, la pensione o l’indennità di accompagnamento in precedenza goduta, cosa devo fare?

Devo impugnare tale decisione in sede amministrativa personalmente o tramite Patronato o Avvocato e se fosse confermata dovrei agire nei termini di Legge con un Avvocato in sede giudiziale con l’ausilio anche di un medico legale, chiedendo l’esperimento di un accertamento tecnico preventivo sulle mie condizioni di salute.

Massimo Pasino

Avvocato dal 1996

Iscritto all’Ordine degli Avvocati di Trieste, matricola n. 372. Patrocinante in Corte di Cassazione e altre Giurisdizioni Superiori. Socio AGI, Avvocati Giuslavoristi Italiani.