Nulla se il lavoratore non mi fa causa entro i successivi 180 gg.
Peraltro, a seconda dei diversi vizi che possono affliggere il licenziamento la Legge prevede diverse conseguenze; in alcuni casi (ad es. insussistenza del fatto materiale contestato per la giusta causa o il giustificato motivo soggettivo) il licenziamento è annullabile e il dipendente ha diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro con un risarcimento del danno, mentre nella maggior parte dei casi il licenziamento resta valido e il dipendente ha diritto solo a ricevere un risarcimento del danno in misure variabili, sicché sono prevedibili i margini di possibile costo finale di un licenziamento di tal fatta e posso decidere se cercare una soluzione transattiva o resistere in giudizio.
Che cosa succede se il dipendente mi ha comunicato l’impugnazione entro 60 giorni da un licenziamento che so aver basato su circostanze di fatto insussistenti, infondate o contestabili?
Massimo Pasino
Avvocato dal 1996
Iscritto all’Ordine degli Avvocati di Trieste, matricola n. 372. Patrocinante in Corte di Cassazione e altre Giurisdizioni Superiori. Socio AGI, Avvocati Giuslavoristi Italiani.