In linea di massima, il lavoratore ha diritto a vedersi riconosciuta la paternità dell’invenzione, mentre il diritto allo sfruttamento economico spetta al datore di lavoro.
Al lavoratore può spettare un riconoscimento economico per l’invenzione da parte del datore di lavoro, che può consistere in una specifica posta della retribuzione quando l’attività inventiva del lavoratore sia espressamente contemplata nel contratto oppure, in difetto di una tale previsione contrattuale e retributiva, nel diritto a ricevere un equo premio, per la cui quantificazione e pagamento, in caso di disaccordo con il datore di lavoro, serve l’assistenza di esperti.
Nell’ambito della mia prestazione lavorativa ho fatto delle invenzioni, che il datore di lavoro ha brevettato e mi chiedo quali siano i miei diritti al riguardo.
Massimo Pasino
Avvocato dal 1996
Iscritto all’Ordine degli Avvocati di Trieste, matricola n. 372. Patrocinante in Corte di Cassazione e altre Giurisdizioni Superiori. Socio AGI, Avvocati Giuslavoristi Italiani.